Stanchezza fisica. La sera crollo come una pera alle 21. La notte dormo malissimo e pochissimo (stanotte ho sfiorato il minimo storico: 2,15 ore!), arrancando come unn bradipo assonnato fino alle 18, ora in cui esco dal lavoro. Poi via di corsa a recuperare Niccolò e poi a casa, dove mi aspetta la cena dafare, le lavatrici da stendere e ricaricare, le faccende domestiche e altri lavoretti. Poi la palpebra, inevitabilmente, inizia a cedere e quindi addio tutto.
Stanchezza mentale. Mille pensieri, mille cose a cui pensare contemporaneamente e con un solo cervello. Organizzazione di Niccolò e suo recupero. Organizzazione spesa, organizzazione pulizie, organizzazione tutto... e chi organizza me?!?!?
Stanchezza creativa. Dovuta alla prima stanchezza, ma comunque mi fa fatica anche dover tagliare una gugliata, tagliare un filo, contare le crocette. E tutti i miei lavoro sono comodamente appollaiati sulla poltrona di camera.
Avrei bisogno di ferie, ma quelle come dico io: da sola, anche in punta ad un cocuzzolo, con le mie stoffe, il mio ipod e basta. E sì che la stanchezza, forse, mi lascerebbe in pace!